Comune di Campli – Piancarani

La frazione Piancarani di Campli presenta un abitato in parte ottocentesco e moderno. Anticamente sorgeva presso la Fonte di S. Paterniano, su un pianoro detto “Piana di Ariano”, a guardia del torrente Fiumicino. Un nuovo nucleo di case, precedente l’attuale borgo, venne edificato nel XVII secolo. Da documenti antichi si evince come Piancarani nell’891 fosse nota come “Casale Nominale Ancarano”, detta nel 986 “Plano de Ancariano”. Sul vicino Colle Ottaviano, tra Pagannoni e Piancarani, i ruderi del castello di “Ripa Candone” che controllava i due centri oltre quello di Boceto, di proprietà della famiglia Candoni.

Compresa nel feudo anche la Chiesa di S. Stefano (ancora esistente nell’omonima contrada) sorta sui resti di una villa romana, della quale conserva alcuni blocchi di travertino. All’interno è custodito un fregio di epoca longobarda ed un affresco sull’altare (S. Stefano in adorazione della Madonna con il Bambino in trono); sulla facciata, pregevole portale rinascimentale del 1424. Al centro del paese la Chiesa parrocchiale di S. Paterniano; fuori l’abitato la piccola Chiesa di S. Anna. Il toponimo deriva dal nome latino “Anc(h)arius” e dalla parola “plano” (piano). Nicola Palma asserisce che la denominazione “Ancarani” della chiesa di S. Stefano potrebbe far ritenere una vicina presenza di un tempio dedicato ad Ancaria, antica divinità etrusca adorata nella zona del Piceno.