L’ottocentesca chiesa dell’Addolorata, voluta dall’omonima confraternita, presenta un forte contrasto tra il sobrio esterno in mattoni e la ricchezza decorativa interna.
E’ stata realizzata in più fasi tra il 1828 ed il 1894 anche con il supporto finanziario delle famiglie benestanti della cittadina.
Progettata dall’achitetto F. Dottorelli, venne ampliata dal teramano G. Lupi nel 1862 e corredata di cupola, struttura dell’organo, colonne con capitelli corinzi, decorazioni a stucco dell’artista D. Farnese e dipinti parietali della vita di Gesù del pittore B. Delfico.
La Confraternita non potè però procedere al rifacimento della facciata per motivi dei costi.
Nel decennio successivo il sindaco P. Sabatini commissionò all’artista teramano Gennaro Della Monica i quadri per gli altari laterali, dedicati a S.Andrea e S.Gaetano e la Deposizione di Cristo.
Tra gli anni ’80 e ’90 dell’ottocento ebbe luogo il completamento dell’interno: la decorazione in oro di cornici, lesene, altari e quella ad effetto marmorizzato delle colonne (F. Fiorentini e S.Giorgi):
Su committenza di un signorotto locale, Pasquale Ventilj, venne eseguita la pittura dell’abside, un trittico dedicato all’Adorazione, nonché le quattro figure femminili del vecchio testamento, Debora, Ester, Giuditta e Sara, nei pennacchi della cupola,. Autore ne fu il Prof. Prospero Piatti dell’Accademia Vaticana in Roma.
Nel corso del Novecento altri artisti hanno adornato, con pitture su tela e affreschi, l’interno della chiesa, tra questi si ricordano F. Tommarelli e V. Tentarelli.

MUSEO DI ARTE SACRA

Presso la Chiesa della Madonna dell’Addolorata di Mosciano Sant’Angelo, in Via F. Rossi, si trova il MUSEO DI ARTE SACRA, il quale custodisce, all’interno della vecchia “sagrestia” della chiesa, opere di notevole pregio appartenenti alla Parrocchia di S.Michele Arcangelo.
Vi sono cimeli e opere d’arte del Seicento, del Settecento e dell’Ottocento, come “ostensori e calici” in oro e d’argento, statue in cartapesta, attribuiti alla scuola napoletana, statue lignee del settecento, originariamente posti presso la demolita chiesa dell’Annunziata in piazza Saliceti e tantissime altre opere che hanno segnato la storia della cittadina.
Naturalmente il cimelo più importante del museo d’arte sacra è dato da una “pianeta ricamata d’oro”, donata alla Parrocchia di Mosciano, intorno alla metà del seicento, dal cardinale OTTAVIO ACQUAVIVA D’ARAGONA.
Nel banco centrale del museo vi sono esposti diversi manoscritti e documenti dell’epoca, alcuni libri riportano i testi dei canti gregoriani e varie preghiere, spicca un libro contabile del 1707 di notevole fattura.
Presenti anche opere artistiche di ceramica della scuola di Castelli.