Si presenta oggi nell’assetto del restauro seicentesco pur conservando parte della struttura muraria antica.
Sul fianco sinistro è presente ancora una monofora trilobata dell’originario edificio Medievale (1324).
Pregevoli lavori d’intaglio dei maestri del legno, operanti in questa zona montana nel XVIII secolo, sono: il pulpito, il confessionale, gli stipetti e porte interne che immettono nella sagrestia; ma soprattutto l’altare Maggiore dedicato a San Giovanni Battista, con molta probabilità intagliato da allievi locali dei maestri d’ascia veneto friulani, che operarono in Abruzzo tra il XVII e il XVIII sec. Sul tabernacolo si legge la scritta “ Isidoro Riccioni Procuratoris 1713”, sicuramente il committente dell’opera. Il soffitto ligneo è dipinto a riquadro con rosette centrali. I dipinti sono di scuola umbro-marchigiana.