Valle Vaccaro è una piccola frazione di Crognaleto situata a 1105 m s.l.m.
Balle Vaccaria compare per la prima volta in un documento del 1130 relativa ad una donazione di beni al Vescovo di Teramo da parte del parroco Don Giovanni, doveva trattarsi di un insediamento di una certa importanza, tanto che viene indicata come confine occidentale del territorio di ubicazione dei beni donati, alla pari di Montorio che viene indicato come confine ad oriente.

Valle Vaccaro doveva avere originariamente un assetto diverso da quello attuale: infatti la curata di S. Pietro, menzionata nelle fonti tra il XIII ed il XIV secolo, da ubicarsi sul colle omonimo, era già abbandonata nel 1611 tanto che la cura parrocchiale venne trasferita a S. Antonio, collocato all’interno dell’abitato, quale era andato definendosi nel corso del basso medioevo.

L’abitato altomedievale nell’area di Valle Vaccaro deve essere pertanto ubicato sul Colle S. Pietro dove oggi nulla resta visibile, anche per l’abitudine del riutilizzo dei materiali impiegati nelle costruzioni.

Poco a nord, lungo la riva destra del torrente Zingano, di fronte al villaggio omonimo, vi sono i resti di un altro abitato medievale abbandonato, Morelle, con la chiesa curata di San Giovanni; menzionato per la prima volta in una carta del 1029; fu completamente distrutto dal terremoto del 1703.

Durante la seconda guerra mondiale, Valle Vaccaro fù risparmiata dai Tedeschi perché ignoravano che oltre quelle rocce ci potesse essere un paese abitato.
Il popolo si radunò nella chiesina di Sant’Antonio, restaurata negli ultimi anni dell’Ottocento: pregarono giorno e notte, ringraziando Dio che aveva preservato il paese dalla furia distruttrice